Modello – psicoterapiaintegrale.it

Modello di riferimento

Il mio modello di riferimento, nel mare magnum degli oramai innumerevoli approcci al benessere e all’evoluzione dell’uomo, è quello della psicologia transpersonale e più specificatamente della metodologia Biotransenergetica ideata dal dott. Pierluigi Lattuada.

Il movimento della psicologia transpersonale raggruppa differenti approcci e modelli che sostengono una visione di una psicologia evolutiva, che consideri lo sviluppo delle potenzialità e il raggiungimento della propria piena autorealizzazione. La realizzazione della propria natura passa attraverso un rinnovato equilibrio tra le strutture conservative dell’io, della personalità (frutto della propria storia personale) e le istanze e potenzialità del proprio sé superiore inteso come unità bio-psichica e spirituale. Dunque il termine “transpersonale” vuole indicare ciò che si situa oltre la personalità ossia la “maschera”, il livello esistenziale umano che ne vela l’essenza e le potenzialità più elevate.

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Deserto

L’autentica natura dell’essere umano si disvela nell’integrazione dei suoi vari livelli: corporeo, energetico, emotivo, mentale e spirituale. Nel fare ciò la psicologia transpersonale attinge anche alle antiche tradizioni sapienziali di ogni tempo dell’evoluzione umana dal sapere sciamanico alle più recenti acquisizioni delle teorie dei sistemi e della fisica quantistica. Il suo strumento di elezione è il padroneggiamento dell’esperienza interiore consapevole del fatto che è centrale, più che l’esperienza in sé, ciò che noi facciamo dell’esperienza vissuta. La visione del mondo proposta è rivoluzionaria: da un modello meccanicistico, casuale e causale dell’esistenza ad un modello interconnesso, dinamico, in evoluzione con cui possiamo dialogare e di cui siamo parte integrante.

Centrale nel modello di riferimento della psicologia transpersonale e della metodologia Biotransenergetica, è una visione della malattia, della sofferenza interiore non come un sintomo da eliminare bensì come un processo iniziatico: è la saggia voce del Sé che cerca di indicarci la via da percorrere. Alleati dunque e non sintomi che ci mostrano la via della guarigione. Malattia, morte e rinascita sono elementi di un unico processo di trasformazione della coscienza. Il terapeuta è colui che ha “padroneggiato la propria malattia” e così potrà accompagnare altri nel delicato processo di ri-nascita. La malattia si pone sempre come processo di crescita interrotto, come mancato sviluppo delle proprie qualità, mancato compimento del proprio progetto animico ed esistenziale. Il sintomo, il disagio, il disturbo rappresentano la porta di ingresso del percorso dove il nostro Sé vuole condurci. Attraverso il contatto con il sintomo, con il disturbo il terapeuta accompagna il paziente in un viaggio alla scoperta del suo sé più autentico, si allea al processo di trasformazione portando alla luce ciò che sta nel buio, dando voce a ciò che sta in silenzio, mettendo in movimento ciò che è fermo.